
"Per regalare, bisogna acquistare. Dunque andiamo in una libreria.
[...] Ci vado soltanto quando ho un titolo in mente. Anche in tal caso, esco con almeno tre libri.
O sennò, come il bulimico evita di passare davanti alle pasticcerie, mi distolgo dalla vetrina delle librerie per evitare di farmi prendere dalla golosità, evitare gli acquisti compulsivi che servirebbero soltanto ad accrescere l'immensa pila i attesa che vacilla accanto al letto: di sicuro, le opere si vendicherebbero franandomi addosso durante il sonno.
La cosa peggiore , per me, è il Salone del libro. Quelle migliaia di autorimorti o viventi, quei milioni di volumi che non ho lett. Mi basta guardarli per farne indigestione. Dopo poco, mi sento come una vegetariana persa in una salumeria all'ingrosso o in un allevamento di polli da batteria. Non mi manchi l'appetito, ma quello sfoggio di cibarie libresche mi da la nausea. Uscendo di lì, ogni anno, piango calde lacrime.
[...]Dunque, nel momento del bisogno mi fiondo da uno dei miei librai preferiti, mi avvento sullo scaffale giusto o sul tavolo delle novità, mi precipito alla cassa. Troppo tardi. Il mio occhio ha scorto di passata un altro volume interessante. E, poi, proprio accanto alla cassa, c'è un altro libro che voglio. [...]Compro.Scappo.Uff, me la sono cavata con tre libri, due dei quali smilzi. La pila in attesa mi risparmierà. " Annie François - La lettrice
Ieri ho letto questo libro e tra le pagine e le righe mi sono ritrovata. Mi sono vista "dal fuori" con la mia ossessione per i libri, per le piccole manie che vivo tra e per i libri...
Confesso che mi sono fatta anche quattro risate..speriamo che gli altri non mi vedano così!!!
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